Durante il periodo del lockdown abbiamo poi maturato l’opinione di aprire una pagina Instagram e Facebook – sistemi di connessione e unione per eccellenza della nostra epoca – dove valorizzare e divulgare la conoscenza dell’arte tessile. 

In questo modo nacque Festina Lente Studio, il nostro laboratorio di restauro “virtuale”, dove attraverso la divulgazione culturale abbiamo trovato il primo modo di concretizzare il nostro progetto. Rispetto alla comunicazione generica, il nostro approccio divulgativo mira alla correttezza e alla completezza delle informazioni;

Pubblichiamo post e brevi scritti riguardanti i materiali, le tecniche di realizzazione, le modalità di restauro e conservazione dei tessili. 

Il nostro obiettivo e’ quello di rendere meno “elitaria” la conoscenza dell’arte tessile, contemporanea  e antica, mediante l’utilizzo di un linguaggio semplice ma autorevole nella citazione delle fonti. 

Dopo circa un anno dall’apertura del profilo social abbiamo deciso di tramutare il nostro “spazio virtuale del sapere” in un luogo fisico… I luoghi favoriti erano Bobbio (Piacenza) e/o Milano perché qui stavano gli affetti e la vita di entrambe;

Tra l’appennino e la pianura, tra la città d’arte e la metropoli la nostra scelta è ricaduta sul borgo antico.

Questo perché da una parte vi erano dei progetti lavorativi di ricerca e sviluppo già avviati con altre professionalità e dall’altro perchè ambedue, pur provenendo da paesi diversi, condividiamo un background “familiare e ambientale” comune.

Da subito abbiamo percepito che qui avremmo trovato le giuste condizioni per poter far emergere la nostra creatività e intellettualità. 

La passione per il restauro, l’arte tessile e l’amicizia sono nel nostro caso lo spazio di una sonorità totale in cui esprimere i nostri progetti e obiettivi futuri.

La storia di Festina Lente Studio

“L’idea “X” iniziò a prendere forma in una tiepida serata del 2019;

Io ed Emanuela ci trovavamo nella mia casa di campagna tra i boschi del comune di Coli in Emilia Romagna;

Eravamo sedute in terrazza: tra uno sguardo al panorama della Val Trebbia e qualche risata iniziammo a scrivere su un taccuino: Che tipo di persona sei? Chi vuoi diventare? Cosa vuoi realizzare dopo l’università? Quali sono i tuoi obiettivi? Quali sono i tuoi valori? 

Da quelle semplici domande, nate con una nota emozionale tra due amiche, prese forma l’idea di costruire un percorso lavorativo comune, non sapevamo ancora cosa avremmo fatto e come, ma entrambe sentivamo la necessità di passare all’azione, di riscattarci come giovani studiose e donne.